Ferguson: “Felice per la Champions, ma non ci dobbiamo fermare”

E su Thiago Motta dice: "E' stato l'uomo perfetto per rendere questa squadra migliore"

ferguson

Non si accontenta Lewis Ferguson. La cavalcata che ha portato il Bologna a qualificarsi alla prossima Champions League esalta il centrocampista scozzese a fare ancora meglio in vista della stagione che inizierà tra qualche mese. “Abbiamo avuto una stagione fantastica e abbiamo raggiunto la Champions, ok. Siamo felici. Ma non vogliamo fermarci qui. Per quanto mi riguarda, vogliamo migliorare ancora, giocare la Champions e fare il massimo anche lì. Raggiungere la Champions League è stato incredibile. Ma non c’è motivo di fermarsi. Dobbiamo continuare ad avanzare”, le sue parole raccolte da Il Corriere dello Sport di oggi.

Fin quando ha potuto Ferguson è stato protagonista anche in campo. A proposito del suo infortunio, lo scozzese racconta: “Non so quando rientrerò, non voglio indicare una data, un momento preciso. Non voglio avere alcuna pressione. Non voglio che la gente, i tifosi, si aspettino che io torni presto. Voglio solo concentrarmi sul recupero. Cercherò di fare il prima possibile, ma senza pressioni. Non mi sono mai infortunato in vita mia, quindi non sapevo cosa fosse il dolore di un infortunio grave. Come ho detto: è il calcio. È la cosa peggiore per uno che fa questo mestiere”.

Poi il commento su alcuni suoi compagni di squadra: Calafiori è stato il miglior difensore del campionato. Spero faccia bene agli Europei. Anche Orsolini, segnerà pure dei gol. Se fossi Spalletti li porterei in Germania”. E infine i complimenti a Thiago Motta: “Lui non è uno che parla molto singolarmente con i giocatori. Per me è stato davvero importante, probabilmente è il migliore allenatore che ho avuto: l’uomo perfetto per rendere questa squadra migliore. È stato incredibile. La sua tattica e il modo in cui gioca a calcio, lo stile di gioco. Ma la sua mentalità è la cosa migliore. La scelta di non rinnovare? Tutti hanno sogni e aspirazioni di fare altre cose. Per me non è un problema. Se un giocatore volesse andarsene e andare in un’altra squadra per me non sarebbe un problema. Questa è la vita. Sai, non possiamo stare insieme per sempre. Nel calcio ci sono così tanti cambiamenti. È uno sport così unico, così particolare. Cambiano i dirigenti, cambiano i giocatori, cambia lo staff. Quindi è normale. E se c’è qualcuno che deve andarsene per me è ok”.

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