Si prepara a tornare in scena Gianluca Petrachi, che ha ammesso di avere avuto contatti con alcuni club. Poco importa questo al Bologna, importa piuttosto che ai microfoni di TVPlay l’ex direttore sportivo della Roma ha parlato di un calciatore che lui stesso portò in giallorosso, e che quest’anno in maglia rossoblù sembra essere definitivamente esploso: Riccardo Calafiori.
“Io Calafiori l’ho portato in prima squadra. Appena sono arrivato, l’ho visto. Era reduce da un infortunio di due anni prima che lo penalizzò. Ma si vedeva che era un talento assoluto, aveva queste capacità di andare di destro e sinistro e poi soprattutto aveva motore. Io purtroppo sono andato via e di Calafiori ho perso le tracce – ha raccontato Petrachi – Per me Calafiori non è una scoperta. Credo che quest’esplosione sia dovuta soprattutto a Thiago Motta, che gli ha permesso di giocare a calcio come a lui piace fare. Era sempre uno che partiva da dietro e saltava uno-due uomini. E poi è l’essenza del calcio creare la superiorità numerica. Calafiori lo faceva con una naturalezza assoluta da difensore, perché nasce terzino, nasce esterno. Complimenti all’allenatore del Basilea che poi l’ha messo braccetto. E’ un ragazzo serio, è a modo”.