Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Allenatori ed ex tecnico del Bologna, è stato intervistato sulle pagine de Il Resto del Carlino a proposito della stagione che si prepara ad affrontare la squadra rossoblù.
BOLOGNA – “Al Bologna sta succedendo quello che, quando c’è un cambio di allenatore e ci si lascia alle spalle un sistema di gioco collaudato, è quasi nell’ordine delle cose. Il calcio di Italiano non è lo stesso di Motta e le novità non possono essere metabolizzate subito, serve tempo. Io poi dico sempre che nelle amichevoli estive non puoi pretendere di vedere: nella migliore delle ipotesi puoi intravedere”.
ITALIANO – “Bisogna togliersi in fretta dalla testa come si giocava con Motta. Tenersi aggrappati a quell’idea per un calciatore del Bologna oggi è pericoloso. Italiano ha ragione quando dice che ha cominciato la stagione non potendo contare su tanti giocatori importanti del gruppo. Il mercato è ancora aperto, chi è infortunato tornerà e tante cose si potranno sistemare. Succedere a Motta è stata una scelta coraggiosa: credo che lo si possa dire senza il timore di essere smentiti. La Fiorentina è la squadra che lo scorso anno ha crossato più di tutte, quindi mi aspetto che la stessa cosa accada quest’anno al Bologna. Con Italiano dominano le fasce”.
ZIRKZEE E MOTTA – “Senza Zirkzee cambia tanto, per non dire tutto. Faceva girare tutta la fase offensiva. Senza di lui cambia radicalmente il concetto di attacco alla porta. Quanto a Thiago, credo che innanzitutto lo si debba ringraziare per il grande lavoro che ha fatto. Poi arriva un momento in cui l’allenatore sente di doversi misurare con una sfida nuova. Thiago ha colto quel momento”.
ORSOLINI – “Visto che le bandiere non esistono più, e senza che se la prenda per il diminutivo, dico che negli anni è diventato una bandierina. Una bandierina che sia lo scorso anno che in questo inizio di stagione sta sventolando con profitto”.