Riccardo Calafiori ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo ambientamento in Premier League, dopo il gol meraviglioso segnato contro il Manchester City. L’ex giocatore del Bologna è già entrato nel cuore dei tifosi dell’Arsenal, ma soprattutto del tecnico Mikel Arteta.
LE PAROLE DI CALAFIORI
DIFFERENZE TRA SERIE A E PREMIER LEAGUE. “Parecchio differente, l’impatto è stato forte fin da subito, soprattutto negli allenamenti perché venivo dall’Europeo, direttamente dalle vacanze e, quindi, non mi ero ancora potuto allenare in gruppo. Venire qui è stato un bel salto dal punto di vista dell’intensità, dal punto di vista delle richieste diverse da allenatore ad allenatore. È un campionato a parte. Non mi sento di dire che é tanto superiore alla Serie A, ma è proprio diverso. La differenza anche con le squadre un po’ più piccole è che non c’è questa idea di difendersi perché una squadra è meno forte dell’altra. Le due squadre si affrontano a viso aperto, è attacco contro difesa con ritmi altissimi fino alla fine. Anche se sei uno, due, tre a zero non è che si gestisce, si continua ad andare forte. È una cosa bella”
ULTIMI DUE ANNI. “Negli ultimi due anni mi è cambiata la carriera e anche la vita. Sicuramente me lo sono meritato, ma è anche merito di tante persone che mi sono state vicine. Cerco di migliorare ogni giorno. L’arrivo all’Arsenal lo vedo come un punto di partenza, dopo l’esperienza in Nazionale”.
AMBIENTAMENTO. “Mi sono trovato fin da subito benissimo, a parte questa settimana che il tempo è già cominciato a cambiare (sorride). Fa un po’ più freddo, c’è un po’ più di pioggia, ma questo me lo aspettavo. Per il resto è una città dove puoi trovare tutto quello che vuoi, assolutamente. Come ho detto prima ci sono i compagni, poi ho diversi amici che vivono qua, mi trovo davvero benissimo”.
LE DICHIARAZIONI DI ARTETA IN CONFERENZA STAMPA
SU CALAFIORI. “Ha un’energia e un’aura attorno a sé incredibili. Mi ha colpito la sua disponibilità, appena ho parlato per la prima volta con lui, ha detto subito di sì. È atterrato con un sorriso incredibile, è un combattente e farebbe di tutto per la squadra. Quando hai queste qualità, molte cose devono andare storte perché tu non abbia successo”.
Fonte: Corriere dello Sport