Poco prima della sfida di Champions League contro il Lille, il Bologna è stato colpito da un importante attacco hacker. Al momento però i dati sensibili sottratti non sono ancora finiti in rete, ma potrebbero farlo presto: i pirati informatici, apparentemente russi, hanno messo come scadenza le 13 di oggi, entro cui il Bologna dovrà pagare il riscatto.

Cosa che il club felsineo non ha alcuna intenzione di fare: Il Resto del Carlino in edicola questa mattina ha fatto sapere di aver già avviato il dialogo con le autorità competenti, e che comunque andranno le cose non pagherà assolutamente nulla agli hacker. I dati sensibili rubati non riguardano solo i calciatori, ma anche i contratti e le sponsorizzazioni. Non una situazione felice per il Bologna: qualsiasi sarà l’epilogo di questa storia, si legge infine, il club potrebbe essere costretto a pagare i danni per non aver protetto adeguatamente i dati dei suoi tesserati.

IL COMUNICATO DEL CLUB. “La società Bologna Football Club 1909 S.p.a. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno.

Tale azione criminosa ha comportato il furto di dati aziendali che potrebbero essere oggetto di pubblicazione.

Si diffida pertanto chiunque ne venisse in possesso dal diffondere ovvero condividere ovvero fare qualsiasi altro utilizzo di tali dati in quanto provenienti da reato”.