L’ex calciatore del Bologna Jonatan Binotto, con un passato anche all’Inter (0 presenze), ha parlato in vista della gara di questa sera tra le due compagini. Di seguito le parole dell’ex centrocampista dei felsinei.
STAGIONE LUNGA. “Che Inzaghi ne parli ci sta, è parte del suo ruolo. Il problema di tutte queste partite è che non hai il tempo per allenarti: giochi e non riesci neanche a fare lo scarico, il dispendio fisico e mentale è enorme e non c’è tempo per ricaricarsi. Questo incide sugli infortuni, il recupero passa dall’allenamento, e se giochi e basta il rischio sovraccarico e ko è alto, anche per chi ha rose ampie”.
CRESCITA DEL BOLOGNA. “Perché è stato un momento di grande entusiasmo, in cui dopo cinque partite cominciavi ad avere un po’ di esperienza e abitudine alla Champions e alle prestazioni hai aggiunto i risultati, questo ha dato grande spinta. Il Bologna volava sulle ali dell’entusiasmo trasportato da tutta la città e non sentiva la fatica. Ma alla lunga gli impegni li paghi con infortuni muscolari e recidive. Ed è vero, rispetto a quando giocavo io le rose sono più ampie, ma ogni allenatore ha quei 14-15 giocatori titolari che usa sempre, e quando tocca al sedicesimo e diciassettesimo si vede, non perché non siano bravi ma per la mancanza di abitudine”.
CONDIZIONI DI ODGAARD E CASTRO. “Non conosco direttamente i loro problemi, ma chiaro che quando ci sono giocatori che hanno la fiducia dell’allenatore e sono determinati a vivere fino in fondo situazioni in cui si sono abituati a essere decisivi, averli anche solo al 90% è importante”.
CAMBI. “A Bergamo sono entrati Cambiaghi e Dominguez e con chi è uscito dalla panchina qualità e ritmo si sono forse pure alzati. Quando il Bologna fa cambi oggi difficilmente perde qualcosa. Logico però che se poi inserisci due tasselli abituati all’Europa c’è solo da guadagnarci”.
BOLOGNA-INTER. “L’Inter arriva con la fatica ma anche l’entusiasmo del passaggio del turno con il Bayern, ma soprattutto non può perdere punti, troppo importante questa domenica per la lotta scudetto. Lo stesso vale per il Bologna, perché sono punti pesanti anche per loro, se non si fa risultato ci sono tante squadre lì dietro pronte ad approfittarne. Sarà un finale di stagione molto divertente, anche un Dall’Ara che in questi due anni è tornato pieno e decisivo come non lo era forse dai miei tempi farà la sua parte. Anche se io credo che gran parte della stagione del Bologna passi dalla Coppa Italia, credo che molti farebbero cambio con la qualificazione Champions pur di alzare quel trofeo”.
Fonte: La Repubblica