Aebischer: “Se vinceremo ci saranno tante lacrime, il gruppo è la nostra forza”

Le dichiarazioni di Michel Aebischer, centrocampista del Bologna, in vista della finale di Coppa Italia di questa sera

aebischer

Il centrocampista svizzero del Bologna Michel Aebischer ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha raccontato le difficoltà di inizio stagione in vista della finale di Coppa Italia contro il Milan.

FINALE CONTRO IL MILAN.Se vinceremo, ci saranno un sacco di lacrime”

CRESCITA CON ITALIANO.Non pensavo che saremmo stati così forti di nuovo, non perché dei giocatori ci hanno lasciato, ma perché con un nuovo allenatore è sempre complicato. Prima, bisogna conoscerlo, imparare cosa vuole e come vuole giocare con noi, come vuole difendere e attaccare. Sapevamo di aver bisogno di tempo ma poi alla fine…Il nostro punto di forza è la squadra. Non c’è nessun giocatore più importante di altri, questo ci ha aiutato lo scorso anno e ci sta aiutando di nuovo quest’anno. Chi gioca lo fa bene, aiutando l’altro e questa è una delle ragioni per cui siamo tornati dove siamo. Fai un passo in più per il compagno, corri e lotti di più, è questo che ci rende forti”.

CHAMPIONS.Abbiamo fatto bene in tutte le partite, ma c’era ancora una differenza nella qualità. Serve qualcosa di più per vincere in Champions League, devi difendere meglio, essere più preciso. Se il torneo fosse cominciato due mesi dopo, avremmo avuto più punti perché ci è voluto del tempo per adattarsi al gioco di Italiano e con la Champions abbiamo avuto tante partite e non ci siamo allenati molto”.

FREULER E NDOYE.Remo è molto importante per noi perché vince molti duelli. Ha già giocato uomo su uomo all’Atalanta per sei anni quindi sa cosa deve fare e si vede. Sa leggere la prossima giocata e l’avversario. Ndoye è un grande giocatore, molto veloce”.

DIFFERENZE TRA MOTTA E ITALIANO.Con Motta provavamo a costruire su ogni palla, cercavamo di giocare da dietro, con molti passaggi corti per crearci le occasioni così. Ora è più diretto, giochiamo anche con le palle alte, andiamo dritti in porta, sugli esterni per per creare occasioni e cross. Vogliamo sempre giocare da dietro ma con meno rischi di prima”.

Fonte: The Athletic

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